giovedì 2 febbraio 2012

Riceviamo e pubblichiamo (testo integrale)

LO SPRECO DEL TERREMOTO, 1980
Montella: lo spreco del disastroso terremoto, (che Dio c’è nè liberi) da me vissuto insieme alla mia famiglia. Ancora oggi, a distanza di trent’anni c’è tanta rabbia e sconforto. Questo perché, il terremoto, parola tremenda, è come la guerra, piange chi perde, ride chi vince perché c’è chi ha guadagnato addirittura sulle disgrazie altrui. Ancora a distanza di tanto tempo (trent’anni) le scempiaggini continuano; per non toccare una persona, se ne danneggiano tanti. A distanza di tanti anni ci sono case costruite con i soldi dello stato, cioè a spesa del popolo. Molte di queste case, non sono a tutt’oggi, mai state abitate, addirittura alcune mai aperte. Sicuramente tante famiglie potevano aver bisogno. I nostri vecchi dicevano ;( lo cane mozzeca sempre lo scasciato, dialetto locale.) Pare che siamo tornati ai tempi dei reali Napoletani, con ministri che commettevano dei soprusi enormi a sfavore del popolo, o come dicevano i Barlettani all’epoca di Fieramosca, viva la Francia e viva la, Spagna, purché si mangi. Oggi però passiamo sotto le grondaie pericolanti. Tutto ciò secondo voi è giusto?
Pascale Carmine

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