giovedì 6 marzo 2014

Rubrica a cura di Manuel Cieri UN TECH AL MESE…

Connessi ad internet tramite i suggerimenti dell’operatore, ci ritroviamo dinanzi alla “nuova scheda” del nostro browser preferito. Ebbene cosa fare?
Iniziamo dall’alto. È qui di solito, infatti, che si trova la barra dell’URL. Digitando l’indirizzo web opportuno possiamo collegarci a qualunque sito. Prendiamo come esempio “www.ilcassanesenews.weebly.com”.Il “com” costituisce il dominio di primo livello e di solito identifica il tipo di sito visitato (com per commerciale, “gov” per governativo, “org” indicante organizzazione) oppure la nazionalità (ad esempio “.it” identifica un sito italiano). Il dominio di secondo livello, invece, identifica univocamente un sito. Nel nostro caso weebly è la piattaforma attraverso cui abbiamo sviluppo il nostro sito, “ilcassanesenews” che, invece, è il dominio di terzo livello o sottodominio. Spesso è possibile visualizzare degli “slash” ovvero / dopo l’indirizzo in quanto indentificano la sottocartella o la pagina precisa localizzata all’interno di un sito.
In ogni caso scrivendo correttamente tale indirizzo si avrà la possibilità di navigare sul sito del Cassanese, leggere gli ultimi articoli e così via.
Se, al contrario, avete il bisogno di trovare qualcosa di particolare, esistono i cosiddetti motori di ricerca (Google, Virgilio, Bing…) in cui, inserendo alcune parole chiave, vengono visualizzati i risultati del lunghissimo archivio di dati del web.
Nei browser più recenti, comunque, è possibile ricercare contenuti direttamente dalla barra dell’url, sempre digitando il contenuto di cui si vuole trovare qualche notizia.Ovviamente internet dà la possibilità di effettuare un gran numero di attività. Sarebbe inutile tentare di elencarle tutte.
Ultimo elemento da notare è quello strano “http”, o alcune volte “https”, che compare automaticamente alla sinistra del nostro indirizzo web. Queste due, sono sigle: una è “HyperText Transfer Protocol”, la seconda ripete la prima e aggiunge anche “over Secure Socket Layer”. Essenzialmente si trattano di protocolli, quindi di metodi standard per inviare i dati tramite la rete. Il secondo, inoltre, è di solito usato per trasmettere dati riservati (come nome, cognome, il numero di carta di credito…) in quanto più sicuro. Si badi bene però che in questo caso compaia anche un lucchetto o parte dell’url in verde, in quanto simboli che certificano la sicurezza di una determinata pagina.


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