giovedì 18 settembre 2014

Al via "Irpinia: un sistema fra cultura e memoria"



Riparte con rinnovato slancio il ciclo di manifestazioni artistiche e culturali che vede l’Irpinia protagonista. Con “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” – titolo che rimarca sin da subito il tema che lega gli appuntamenti del nuovo palinsesto –, il territorio si anima, dal 19 settembre 2014 al 31 gennaio 2015, di iniziative legate al cinema, alla fotografia e alle arti visive, facendo emergere le incredibili eccellenze artistiche di una terra che ha dato i natali, ma anche le opportunità di crescita, ad alcune tra le personalità più rilevanti della cultura italiana a livello internazionale. Il grande successo ottenuto da Sistema Irpinia per la Cultura Contemporanea - edizione pilota della primavera 2014 – ha messo in moto quel “contagio” benefico a cui i promotori del progetto, in primis la direttrice artistica Maria Savarese affiancata dalla preziosa consulenza di Andres Neumann, aspiravano. Da Mirabella Eclano, Rotondi e Manocalzati, il teatro degli appuntamenti – che gode del matronato del Madre Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli – si sposta a Bagnoli Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi con la splendida location dell’Abbazia del Goleto, Nusco e Avellino con il Carcere Borbonico. I protagonisti di questo secondo appuntamento sono: Ettore Scola, Toni Servillo, Gianni Fiorito, con la prima mostra sulla filmografia di Paolo Sorrentino, e l’artista Piero Pizzi Cannella. Il progetto è promosso dal Comune di Bagnoli Irpino (AV) e finanziato dalla Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.12. Le fotografie che documentano la rassegna, tutte scattate da Fabio Donato, fotografo ufficiale del progetto, saranno veicolate anche dall’Agenzia Controluce -partner della piattaforma internazionale Imageforum diffusa dalla Agence France Presse- e saranno visibili sui siti www.controlucepix.com e www.imageforum.com. Il marcato taglio fotografico, documentaristico e cinematografico che caratterizza questa fase del progetto nasce da una tradizione cinematografica molto radicata nel territorio e in particolare dal festival del cinema neorealistico fondato nel 1959 al Laceno da Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio, il Laceno d’Oro.

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