La scossa (31 anni dopo, un triste ricordo )
Il terremoto colpì alle 19:34 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter, della durata di circa 90 secondicon un ipocentro di circa 30 km di profondità colpì un'area che si estendeva dall'Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza. Tra i comuni più duramente colpiti vi furono quelli di Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi, Conza della Campania, Teora, Laviano, Calabritto, Senerchia e altri paesi limitrofi « Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione di sepolti vivi » Molti Paesi, in seguito alla notizia del terremoto, si attivarono per inviare alle popolazioni colpite non solo soldi per la ricostruzione,ma anche unità militari e personale specializzato. La ricostruzione fu, però, anche uno dei peggiori esempi di speculazione su di una tragedia. Infatti, come testimonia tutta una serie di inchieste della magistratura, per le quali sono state coniate espressioni come Irpiniagate, Terremotopoli o il terremoto infinito, durante gli anni si sono inseriti interessi loschi che hanno dirottato i fondi verso aree che non ne avevano diritto, moltiplicando il numero dei comuni colpiti: 36 paesi in un primo momento, che diventano 280 in seguito a un decreto dell'allora presidente del Consiglio Arnaldo Forlani nel maggio 1981, fino a raggiungere la cifra finale di 687[, ossia l'8,5% del totale dei comuni italiani. « L'uso di 50-60mila miliardi stanziati per l'Irpinia rimase un porto nelle nebbie » La prima stima dei danni del terremoto, che venne fatta nel 1981 dall'ufficio dello Stato (organo speciale atto a coordinare le operazioni di calcolo dei danni per conto della presidenza del Consiglio), parlava di circa 8.000 miliardi di lire. La stessa cifra è cresciuta in maniera esponenziale, fino a superare quota 60.000 miliardi di lire nel 2000,[ e 32 miliardi di euro nel 2008. Attualizzandola al 2010, secondo Sergio Rizzo la stima supererebbe i 66 miliardi di euro. Un ricordo amaro. VERGOGNA!!! Riproduzione vietata Nella foto editorialista Enrico Mongiello
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