giovedì 2 febbraio 2012

EDITORIALE : MONGIELLO ENRICO

Giorgio Napolitano cambia passo al 2011
E’ stato l’anno di Fukushima, dello spread e del bunga bunga e anche di celebri scomparse (da quella di Steve Jobs a quella di Bin Laden e di Gheddafi), di famose beffe (ordite da Julian Assange ai danni delle cancellerie di tutto il mondo), di primavere arabe e di autunno italiano. Proprio qui nello stivale, il 2011 ha visto svettare, nel bene e nel male, alcuni personaggi simbolo, a volte maestosi, attenti alle sorti del nostro paese come il presidente Giorgio Napolitano, più spesso minori politici e amministratori ma assai pop e comunque capaci d’imporsi nel teatrino casereccio. Il 2011 è anche da ricordare soprattutto per le grosse novità, riforma pensioni, il ritorno dell’ICI dal 2012, imposte, liberalizzazioni, farmaci e benzina quest’ultima continua la sua corsa al rialzo che sembra non fermarsi più. Queste sole alcune novità che renderanno il popolo italiano più povero, ma c’è ne sono delle altre. Economicamente parlando dunque non si prevede un buon 2012. Dal governo Monti gli italiani si aspettano nel 2012, crescita, occupazione, un po’ di fiducia e tanta equità. Nella foto Enrico Mongiello

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