Niente più fili nè tasche sottocutanee o nel pettorale: tutto ciò che serve per regolare il ritmo cardiaco sarà contenuto in una piccola batteria inserita direttamente nel cuore. È questa l’ultima generazione di pacemaker, una rivoluzione wireless che promette interventi minivasivi, senza suture e un minor rischio di infezioni. L’idea, di una start-up statunitense recentemente acquisita da una delle multinazionali leader in dispositivi medici impiantabili, è già realtà e i pacemaker “leadless” hanno recentemente ottenuto il marchio CE per l’immissione nel mercato europeo. A valutarne il funzionamento e testare la procedura di impianto ed espianto nei pazienti saranno, nei prossimi mesi, alcuni centri di aritmologia selezionati in diversi paesi europei, tra cui l’Italia.
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