venerdì 28 marzo 2014

Isochimica, “Politica assente”

“Hanno pensato solo a insabbiare le carte”. Il sindaco Foti: “La Regione non ha i fondi per la bonifica”

26/03/2014
AVELLINO - Ha denunciato senza mezzi termini «l’assenza e l’omertà della politica» .
Sull’Isochimica, il professore Giordano, oncologo di fama internazionale, - direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia - , all’incontro organizzato dal Co.Ci.B.Is, è stato chiaro, senza troppi giri di parole, non una disquisizione scientifica ma un j’ accuse: «La politica è stata la principale complice. Tutti dirigenti che avevano incarichi di responsabilità hanno pensato solo ad insabbiare le carte, incuranti dei pericoli per la salute dei lavoratori. Del resto, è la politica a controllare nomine di direttori di ospedali e Asl, inevitabile, dunque, che questi personaggi cerchino poi di difendere gli stessi da cui sono stati nominati, di coprire scandali e ogni forma di corruzione. Già mio padre negli anni '70 aveva sollevato con forza il pericolo amianto». Dunque Giordano ieri ha esortato i cittadini a essere protagonisti in primo piano, a entrare nelle Commissioni, per evitare che in questi organi si creino gli spessi equilibri che fino ad oggi hanno permesso il disastro». Sono i poteri forti, secondo il professore che come sempre decidono: «Quando si parla di nesso di casualità tra l’esposizione ad alcune sostanze come l’amianto e i tumori ci troviamo di fronte a una scusa della mente giuridica, funzionale a difendere le grandi industrie». Giordano ha denunciato la una collusione tra politica, imprenditoria e malaffare. «Il tutto in un contesto in cui l'imprenditorialità non esiste, è sempre stata parassitaria, assistita dallo Stato, senza mai rischiare niente, traendo benefici e, poi, scappando via quando non conveniva più investire in queste terre, causando gravi danni al territorio in termini ambientali, economici ed occupazionali ma nessuno lo ha ascoltato». Ha ricordato poi come si reagisce negli Usa quando ci si trova di fronte a questi disastri ambientali come la Terra dei Fuochi: «Ci si mobiliata immediatamente, in maniera eccessiva». Insomma per l’Isochimica, come ieri hanno chiesto i residenti della Ferrovia «ci vorrebbe l’esercito» altro che messa in sicurezza. E proprio rispetto agli interventi che sta portando avanti il Comune dal Cobibis hanno lamentato l’esasperante lentezza. E’ stato l’assessore Giuseppe Ruberto a spiegare che fino ad oggi sono stati trattati con una speciale vernice il 50 per cento dei cubi di cemento che hanno incapsulato l’amianto. Gli altri invece sono stati coperti con una tela speciale per proteggerli dagli agenti atmosferici. Si tratta solo di un intervento tampone, comunque propedeutico alla bonifica. Oggi ha annunciato l’assessore ci dovrebbero essere i controlli di Asl e Arpac. E’ stato poi il sindaco Paolo Foti a ricordare che è la Regione deve intervenire per la messa in sicurezza. Altrimenti, prima che il sito possa essere dichiarato di interesse nazionale, «dovremmo sottoporci a chilometri di burocrazia» - ha detto il primo cittadino. «Non possiamo morire di amianto e di burocrazia». E comunque i 10 milioni che Caldoro aveva promesso non ci sono. Ma il problema è che manca pure un progetto per la futura destinazione dell’area. Intanto in mattinata Giordano era stato ospite del Vanvitelli di Lioni per la settima edizione della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica. Anche qui nella cornice del cinema Nuovo ha ribadito come l'inquinamento ambientale sia soltanto il frutto di un disegno criminoso che vede la politica come principale colpevole. Sollecitato sul rischio trivellazioni petrolifere in Alta Irpinia, ha spiegato come «sarebbe assurdo commettere gli stessi errori anche in Irpinia, dopo gli esiti negativi della Basilicata. Del resto, non basta portare l'industria nel Mezzogiorno, è importante, invece, governare il processo di industrializzazione». Durissimo l'appello rivolto ai ragazzi: «Ecco perché il consiglio che vi consegno è quello di lasciare questo paese al più presto per realizzarvi altrove e magari tornare in Italia per trascorrere qui la pensione», dicendosi non molto ottimista sul futuro del paese A partecipare al dibattito anche il Prof. Giulio Tarro, Professore di Virologia Oncologica all’Ospedale Cotugno di Napoli, che si è soffermato sulla bomba ecologica rappresentata dai rifiuti nella terra dei fuochi. Presenti il Prof. Michele Marzullo, Cardiologo e medico dello sport Università “Federico II “ Napoli, la Prof.ssa Franca Alvino, Dirigente Chirurgia Senologica Istituto Nazionale Tumori “Pascale”, il Dott. Sabatino Fonso dell’Associazione Basket di Lioni, il prof. Giancarlo Schena, curatore della settimana della cultura scientifica. A portare i propri saluti il dirigente scolastico Pietro Petrosino che ha sottolineato il valore di incontri come questi per motivare gli allievi. Presente all'incontro anche l'ex dirigente scolastico Vincenzo Lucido che ha ribadito, invece, l'importanza di creare una coscienza critica degli studenti, senza però colpire la politica in maniera generalizzata. Gli altri interventi hanno posto l'accento sulla necessità di uno stile di vita sano e di un'adeguata prevenzione. Nella foto il professore Antonio Giordano










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