venerdì 28 marzo 2014

Via libera del Senato al terzo mandato per i sindaci

Dal Senato il via libera al terzo mandato consecutivo per i sindaci che governano comuni fino a tremila abitanti. Il ddl Delrio è stato profondamente modificato rispetto alla stesura iniziale così oggi la geografia politica è destinata a cambiare rapidamente anche negli enti locali. Da non trascurare anche l’obbligo per i comuni al di sotto di tremila abitanti di rispettare la parità di genere. In provincia di Avellino i comuni al voto che sono interessati dalle nuove disposizioni sono 36 sul totale di 52. Consentire ai primi cittadini che hanno già ricoperto per due volte consecutive il mandato la possibilità di presentarsi ancora al giudizio degli elettori significa sparigliare le carte delle alleanze a venti giorni dalla scadenza della presentazione delle liste. Le amministrazioni interessate sono: Andretta, Bonito, Candida, Carife, Cassano, Castel Baronia, Castelvetere sul calore, Cesinali, Chiusano san Domenico, Domicella, Grottolella, Melito Irpino, Montaguto, Montefusco, Morra de Santis, Moschiano, Parolise, Salza Irpina, San Michele di Serino, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo all’Esca, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Savignano Irpino, Taurano, Taurasi, Torella dei lombardi, Torrioni, Trevico, Tufo, Vallesaccarda, Venticano, Villanova del Battista e Zungoli. In alcune amministrazioni i primi cittadini sono in procinto di candidarsi per il secondo mandato, pertanto questo aspetto del ddl non è applicabile, ma lo è per quanto riguarda la composizione dei consigli comunali, i cui rappresentanti passano da sei a dieci più il sindaco e per la nuova introduzione della giunta nei comuni con meno di mille abitanti. In Irpinia gli enti locali interessati sono: Cassano, Montaguto, Parolise, Salza Irpina, San Nicola Baronia, Sant’Angelo all’Esca e Tufo. Per i municipi fino a quindicimila abitanti l’assemblea cittadina sarà composta da dodici consiglieri più il sindaco e la Giunta potrà essere realizzata da quattro rappresentanti. La circostanza strana è che tutte queste disposizioni riguarderanno soltanto la prossima legislatura, cioè quella che inizierà dopo il 25 maggio 2014, ma non si sa se nei prossimi appuntamenti elettorali torneranno le vecchie regole. Intanto nei comuni è quasi tutto da riscrivere perché numerosi primi cittadini avevano già fatto le valigie ed ora si ritrovano ad essere nuovamente in gioco. E’ presto per capire chi sfrutterà le nuove disposizioni, ma da un primo sondaggio risulta che chi aveva deciso di farsi da parte non intende ripensarci.  Dal corriere dell’irpinia

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