Dal Senato il via libera al
terzo mandato consecutivo per i sindaci che governano comuni fino a tremila
abitanti. Il ddl Delrio è stato profondamente modificato rispetto alla stesura
iniziale così oggi la geografia politica è destinata a cambiare rapidamente
anche negli enti locali. Da non trascurare anche l’obbligo per i comuni al di
sotto di tremila abitanti di rispettare la parità di genere. In provincia di
Avellino i comuni al voto che sono interessati dalle nuove disposizioni sono 36
sul totale di 52. Consentire ai primi cittadini che hanno già ricoperto per due
volte consecutive il mandato la possibilità di presentarsi ancora al giudizio
degli elettori significa sparigliare le carte delle alleanze a venti giorni
dalla scadenza della presentazione delle liste. Le amministrazioni interessate
sono: Andretta, Bonito, Candida, Carife, Cassano, Castel Baronia, Castelvetere
sul calore, Cesinali, Chiusano san Domenico, Domicella, Grottolella, Melito
Irpino, Montaguto, Montefusco, Morra de Santis, Moschiano, Parolise, Salza
Irpina, San Michele di Serino, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia,
Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo all’Esca, Santa Lucia di Serino, Santa
Paolina, Savignano Irpino, Taurano, Taurasi, Torella dei lombardi, Torrioni,
Trevico, Tufo, Vallesaccarda, Venticano, Villanova del Battista e Zungoli. In
alcune amministrazioni i primi cittadini sono in procinto di candidarsi per il
secondo mandato, pertanto questo aspetto del ddl non è applicabile, ma lo è per
quanto riguarda la composizione dei consigli comunali, i cui rappresentanti
passano da sei a dieci più il sindaco e per la nuova introduzione della giunta
nei comuni con meno di mille abitanti. In Irpinia gli enti locali interessati
sono: Cassano, Montaguto, Parolise, Salza Irpina, San Nicola Baronia,
Sant’Angelo all’Esca e Tufo. Per i municipi fino a quindicimila abitanti
l’assemblea cittadina sarà composta da dodici consiglieri più il sindaco e la
Giunta potrà essere realizzata da quattro rappresentanti. La circostanza strana
è che tutte queste disposizioni riguarderanno soltanto la prossima legislatura,
cioè quella che inizierà dopo il 25 maggio 2014, ma non si sa se nei prossimi
appuntamenti elettorali torneranno le vecchie regole. Intanto nei comuni è
quasi tutto da riscrivere perché numerosi primi cittadini avevano già fatto le
valigie ed ora si ritrovano ad essere nuovamente in gioco. E’ presto per capire
chi sfrutterà le nuove disposizioni, ma da un primo sondaggio risulta che chi
aveva deciso di farsi da parte non intende ripensarci. Dal corriere dell’irpinia
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