I traditori e
la sconfitta di Forza Italia
Credo – avendo
abbandonato da molti anni Forza Italia a causa delle scelte operate dal suo
coordinatore e da quel tal Milanese che per qualche tempo svolse il ruolo di
Commissario – di poter esprimere qualche giudizio sulla crisi irreversibile che
quel movimento vive oggi in Irpinia. Nella conferenza stampa di ieri tenuta dal
coordinatore provinciale sono stati individuati i cosiddetti “traditori”
che non avrebbero consentito con il loro operato l'elezione di alcun
consigliere regionale del centro destra: come non
ricordare al coordinatore – studioso di politica e di storia patria – la
vicenda del gen. Cadorna che, responsabile della disfatta di Caporetto, volle
imputarla alla vigliaccheria dei soldati, che pur si erano esposti al fuoco
della trincea. E dopo la disfatta iniziarono le feroci decimazioni. Oggi
vengono posti sul banco degli imputati e quasi condannati per fucilazione alla
schiena ( sia consentita un po' di ironia ! ) lo stesso ex Presidente Caldoro,
reo di non aver assecondato i desiderata del Cadorna
irpino, il Presidente della Provincia e Sindaco di Ariano Gambacorta ed
addirittura il Sindaco di Fontanarosa Petroccione. E l'analisi svolta per
poterli condannare oltre ad essere sommaria non tiene
conto della realtà dei fatti: ad Ariano l'ex Presidente Caldoro ha ottenuto il
51,14 % , a Fontanarosa il 46,73 %. Credo che siano dei dati estremamente
positivi per la coalizione di centro destra. Dove il dato elettorale precipita
è proprio nel paese del coordinatore – Mercogliano – dove Caldoro ottiene uno
striminzito 27,56 % . Altro dato sconfortante è quello della città di Avellino ( Caldoro
28,69 % ) dove era stato candidato per Forza Italia l'ex Sindaco Galasso, già
del PD. Credo che perciò “i traditori” debbano essere ricercati tra coloro che
hanno snaturato Forza Italia in provincia di Avellino, eliminando scientemente ogni mente pensante. Sono
tantissimi quelli che hanno abbandonato quel partito negli anni non accettando
i metodi caporaleschi e da “padrone e sotto” lì instaurati; come non ricordare l'infausta
alleanza alle provinciali voluta da Sibilia con De Mita, che oggi è nel centro
sinistra? Come non ricordare la nomina di Giuseppe De Mita a vicepresidente
della Provincia? Come non ricordare i tanti attacchi portati a Caldoro nel
corso dell'ultima legislatura ed anche nella recente campagna elettorale? Ma
l'errore più clamoroso fu compiuto nelle ultime elezioni amministrative di
Avellino, dove il candidato scelto dal coordinatore non andò nemmeno al
ballottaggio e fu cancellata con un rapido colpo di spugna l'opposizione alle
tante scelte sbagliate dell'Amministrazione Galasso, premiato oggi con la
candidatura regionale in FI. Ho sempre personalmente ritenuto che quella scelta
“ a perdere “ fu operata con estremo
cinismo perché un Sindaco del centro destra avrebbe potuto creare “ombre” a chi
voleva dominare Forza Italia in beata solitudine. Il “tabula
rasa” operato dagli elettori con il sonoro 4 a 0 ha in sé qualche elemento di
positività: cominciano
finalmente ad uscire allo scoperto tantissime voci critiche che evidenziano il pessimo
risultato in provincia di Avellino di Forza Italia che prende circa la metà dei
voti rispetto a quello delle altre province della Campania. Ma questo il
coordinatore provinciale non lo dice.
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