domenica 7 giugno 2015

I traditori e la sconfitta di Forza Italia 
Credo – avendo abbandonato da molti anni Forza Italia a causa delle scelte operate dal suo coordinatore e da quel tal Milanese che per qualche tempo svolse il ruolo di Commissario – di poter esprimere qualche giudizio sulla crisi irreversibile che quel movimento vive oggi in Irpinia. Nella conferenza stampa di ieri tenuta dal coordinatore provinciale sono stati individuati i cosiddetti “traditori” che non avrebbero consentito con il loro operato l'elezione di alcun consigliere regionale del centro destra: come non ricordare al coordinatore – studioso di politica e di storia patria – la vicenda del gen. Cadorna che, responsabile della disfatta di Caporetto, volle imputarla alla vigliaccheria dei soldati, che pur si erano esposti al fuoco della trincea. E dopo la disfatta iniziarono le feroci decimazioni. Oggi vengono posti sul banco degli imputati e quasi condannati per fucilazione alla schiena ( sia consentita un po' di ironia ! ) lo stesso ex Presidente Caldoro, reo di non aver assecondato i desiderata del Cadorna irpino, il Presidente della Provincia e Sindaco di Ariano Gambacorta ed addirittura il Sindaco di Fontanarosa Petroccione. E l'analisi svolta per poterli condannare oltre ad essere sommaria non tiene conto della realtà dei fatti: ad Ariano l'ex Presidente Caldoro ha ottenuto il 51,14 % , a Fontanarosa il 46,73 %. Credo che siano dei dati estremamente positivi per la coalizione di centro destra. Dove il dato elettorale precipita è proprio nel paese del coordinatore – Mercogliano – dove Caldoro ottiene uno striminzito 27,56 % . Altro dato sconfortante è quello della città di Avellino ( Caldoro 28,69 % ) dove era stato candidato per Forza Italia l'ex Sindaco Galasso, già del PD. Credo che perciò “i traditori” debbano essere ricercati tra coloro che hanno snaturato Forza Italia in provincia di Avellino, eliminando scientemente ogni mente pensante. Sono tantissimi quelli che hanno abbandonato quel partito negli anni non accettando i metodi caporaleschi e da “padrone e sotto” lì instaurati; come non ricordare l'infausta alleanza alle provinciali voluta da Sibilia con De Mita, che oggi è nel centro sinistra? Come non ricordare la nomina di Giuseppe De Mita a vicepresidente della Provincia? Come non ricordare i tanti attacchi portati a Caldoro nel corso dell'ultima legislatura ed anche nella recente campagna elettorale? Ma l'errore più clamoroso fu compiuto nelle ultime elezioni amministrative di Avellino, dove il candidato scelto dal coordinatore non andò nemmeno al ballottaggio e fu cancellata con un rapido colpo di spugna l'opposizione alle tante scelte sbagliate dell'Amministrazione Galasso, premiato oggi con la candidatura regionale in FI. Ho sempre personalmente ritenuto che quella scelta “ a perdere “ fu operata con estremo cinismo perché un Sindaco del centro destra avrebbe potuto creare “ombre” a chi voleva dominare Forza Italia in beata solitudine. Il “tabula rasa” operato dagli elettori con il sonoro 4 a 0 ha in sé qualche elemento di positività: cominciano finalmente ad uscire allo scoperto tantissime voci critiche che evidenziano il pessimo risultato in provincia di Avellino di Forza Italia che prende circa la metà dei voti rispetto a quello delle altre province della Campania. Ma questo il coordinatore provinciale non lo dice. 


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