la campagna elettorale Avellinese e alcuni paesi vicino è alle nostre spalle.
Le attese dei cittadini sono tante e non è facile soddisfarle per le ragioni che tutti dovremmo conoscere. Il dato significativo più emergente è costituito dalla scarsa partecipazione al voto che si somma all’altro dato, anch’esso abbastanza evidente, costituito dalla scarsa caratura culturale e socio-politica del dibattito elettorale. A fronte di questo quadro deludente si avverte, con maggiore impegno, la necessità di rilanciare iniziative, proposte, momenti di dibattito e di sensibilizzazione per una più puntuale partecipazione democratica dei cittadini, da tutti invocata, ma da quasi nessuno costruita con pazienza, responsabilità e gratuità. Anche il discorso sul bene comune recentemente riproposto da un Movimento, con respiro culturale e politico nell’intero orizzonte provinciale, probabilmente deve ricercare forme nuove di radicamento dal basso, senza finalità faziose o strumentali. Pertanto, la crisi economico-finanziaria attuale “ci obbliga a riprogettare il nostro cammino”. In un momento in cui le persone appaiono sempre più smarrite e deboli, perdura l’esclusivo obiettivo del profitto, dimenticando Che “senza il bene comune, come fine ultimo, si rischia di distruggere ricchezza e creare povertà”. Anche se cresce la ricchezza mondiale in“ termini assoluti”, aumentano le disparità e nascono nuove povertà.
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